26
Gen 2019
Abbi cura delle tue emozioni
Fermati.
Non puoi passare distratto e frettoloso. Rallenta il passo, osserva, respira.
Ci sono luoghi che accolgono storie. Storie di vita.
Ci sono luoghi dove il tempo si è fermato, seduto al tavolino di un caffè con gli amici, all’ora del tè con i biscotti. E, se si fa sera, ci trovi una birra o un calice di vino.
Ci sono luoghi che hanno appiccicato addosso l’odore dell’umanità.
Accomodati.
La signora Lia non aveva certo da imparare l’arte, delle atmosfere.
Aveva fiuto, pazienza e cuore.
Quel cartello avrebbe potuto non esserci. Lei si sarebbe comunque fermata. Lei si sarebbe accomodata, placida, a prendere l’attimo.
Davanti al cartello ha sorriso pensando che dentro qualcuno le somigliasse, molto.
Il saluto vivace dal bancone quando è entrata è stato però molto più di un sorriso. C’era lei. La donna che tanti anni prima era una ragazza dall’aria smarrita e incerta, dolce come lo zucchero ma impaurita dalla sua ombra.
La ragazza che aveva abbracciato prima di partire con una raccomandazione: «non correre, abbi cura delle tue emozioni e vedrai che loro si prenderanno cura di te». La ragazza che l’aveva stretta forte e aveva pianto. La ragazza che oggi accoglieva con fiuto, pazienza e cuore. Proprio come lei.
A commuoversi questa volta è stata proprio la signora Lia.
Ci sono gioie che anche lei non tiene nel petto, lascia che le bagnino il viso e le asciuga appena, con la mano.
Gli occhi dentro gli occhi e tante piccole parole sussurrate con complicità, mentre tutti intorno si erano messi a tacere con le facce incantate. Così Ludovica e la signora Lia hanno riallacciato il filo. Il filo dei luoghi e delle storie di vita.
«Vuoi farmi una cioccolata calda?»
«Certo Lia, con l’energia di tutte le mie emozioni belle!»
Ci sono luoghi dove le persone trovano pace, risposte, poesia.